Malcolm Cecil e Robert Margouleff alla corte di Stevie Wonder

Malcolm Cecil e Robert Margouleff alla corte di Stevie Wonder

Nel 1970 agli studi Media Sound di New York, il bassista inglese Malcolm Cecil e il tecnico americano Robert Margouleff, con il benestare di Robert Moog in persona, iniziano a modificare un Moog III e ad aggiungere moduli extra alla tastiera. Nel corso del tempo, lo strumento diventa grande come la stanza e continua ad essere implementato dai due ingegneri. L’Original New Timbral Orchestra, abbreviato in T.O.N.T.O., è, di fatto, il primo sintetizzatore polifonico e multimbrico della storia. E gli studi Media Sound, grazie all’enorme apparecchio, diventano un importante centro di sperimentazione di musica elettronica. Cecil e Margouleff prima danno alle stampe A Moog Mass a nome Caldera poi si ribattezzano Tonto's Expanding Head Band proprio per sfruttare la trovata ingegneristica come mezzo espressivo. Nel 1971 aggiungono un secondo Moog all’armamentario e pubblicano, per la Embryo Records: Zero Time. Il disco impressiona profondamente Stevie Wonder, già colpito da Switched on Bach, l’esperimento al Moog di Walter Carlos del 1968. Il cantante americano, deciso a rivoluzionare la propria musica, prima cerca di avvicinare Carlos che si nega per non rivelare la sua vera identità sessuale. In un secondo tempo riesce, con l’aiuto del bassista Ronnie Blanco, a reclutare Cecil e Margouleff come ingegneri e produttori per i suoi lavori successivi. La fase artistica di Wonder del biennio 1972-1974 e i suoi quattro album del periodo sono profondamente segnati dalla collaborazione con i due tecnici.

La Tonto's Expanding Head Band pubblica Zero Time nel 1971 per la Embryo Records.

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