Electric Banana: il progetto parallelo dei Pretty Things

Electric Banana: il progetto parallelo dei Pretty Things

Nel 1967, i Pretty Things, passati dall’r’n’b granitico al pop orchestrato, attraversano un periodo di difficoltà finanziaria e si trovano costretti a correre ai ripari. Pensano di avviare così un progetto parallelo per incidere, su commissione e in anonimato, musica di sottofondo per lavori cinematografici e programmi televisivi. È Reg Tilsey, l’arrangiatore del loro disco barocco Emotions, a indicare ai musicisti la nuova strada e a introdurli presso l’etichetta Music De Wolfe. Solo in un secondo momento, i Pretty Things decidono di pubblicare i brani registrati in incognito e per evitare guai legali, si ribattezzano Electric Banana, ispirandosi a un verso di “Mellow Yellow” di Donovan. Nel 1967 la formazione è composta da Phil May alla voce, Dick Taylor alla chitarra, Wally Waller al basso e John Povey alla batteria. Nel 1968, John Twink” Alder subentra alla batteria e John Povery passa alle tastiere. Tra il 1967 e il 1969, gli Electric Banana pubblicano tre dischi per l’etichetta Music De Wolfe: Electric Banana, More Electric Banana ed Even More Electric Banana. Alcuni brani presenti in Even More Electric Banana vengono incisi dalla band insieme a Philippe DeBarge per un album del cantante francese rimasto inedito. Dopo quattro anni di silenzio, nel 1973 gli Electric Banana pubblicano Hot Licks, l’unico disco del gruppo senza banana nel titolo e sulla copertina. In questa fase Phil May e John Povey vengono affiancati da Skip Alan alla batteria, Gordon Edwards alla chitarra, Pete Tolson alla chitarra e alle tastiere e Stuart Brooks al basso.

Tutti gli album seguono lo stesso schema: vengono inserite sui lati A alcune canzoni e sui lati B le versioni strumentali. La musica, che spazia dal garage all’hard rock, dal pop alla psichedelia, è all’altezza della produzione di molte band di seconda fila del periodo ma di caratura inferiore rispetto all’opera dei Pretty Things. Nel primo album gli Electric Banana sono accompagnati dai fiati della Tilsley Orchestra mentre nei capitoli successivi sono soli in studio di registrazione: se all’inizio alcune canzoni sono composte dall’autore della scuderia Peter Reno, con il passare del tempo trovano spazio solo brani dei membri del gruppo. I quattro dischi della band vengono stampati ma distribuiti solo a produttori e registi come specie di campionari sonori per la scelta della musica di film e programmi. Non si tratta quindi di vere e proprie pubblicazioni, disponibili sul mercato e acquistabili dagli ascoltatori ma di incisioni a tiratura limitata, per addetti ai lavori. Con il materiale raccolto nella serie di LP, gli Electric Banana partecipano alla sonorizzazione di film come The Haunted House of Horror, What’s Good for the Goose e Monique e di trasmissioni come Timeslip, Doomwatch e Dr. Who. Solo la musica di What’s Good for the Goose viene composta espressamente per i fotogrammi del film: la band compare in una scena della pellicola ambientata in un locale. I quattro volumi degli Electric Banana compiono una parabola analoga e parallela a quella dei Pretty Things, da Emotions a Freeway Madness, e del rock inglese stesso, dal 1967 al 1973.

Gli Electric Banana pubblicano per la Music De Wolfe gli LP Electric Banana nel 1967, More Electric Banana nel 1968, Even More Electric Banana nel 1969 e Hot Licks nel 1973. Nel 1978 viene pubblicato un quinto capitolo

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