L’invenzione del telefono cellulare
A un secolo di distanza dall’invenzione del telefono, l’ingegnere della Motorola Martin Cooper progetta il ricevitore senza fili. Per l’ideazione dell’oggetto, Cooper si ispira alla radio da polso, impiegata da Dick Tracy nel fumetto omonimo, e non, come è stato ipotizzato, dal comunicator, usato dal capitano Kirk nella serie di fantascienza Star Trek. In collaborazione con il dirigente della Motorola John F. Mitchell e una squadra di ingegneri, Cooper realizza nel 1973 il prototipo di un DynaTAC, un telefono cellulare, con un’autonomia di chiamate di trenta minuti e un tempo di ricarica di dieci ore, paragonato per peso e forma a un mattone o a una scarpa. Installata una stazione base della Motorola sul tetto del Burlington House, il 3 aprile del 1973, dalla Sesta Strada di New York, viene effettuata la prima chiamata della storia con un apparecchio mobile. Con una buona dose d’ironia, Cooper decide di telefonare al suo principale rivale, l’ingegnere Joel S. Engel attivo in quel periodo in una ricerca analoga per l’azienda concorrente, la AT&T. Informato il collega del proprio successo, Cooper e Mitchell effettuano altre chiamate dimostrative e tengono una conferenza stampa all’Hilton. I passanti e i giornalisti assistono così a un evento storico: la nascita della telefonia mobile. Solo il 17 ottobre del 1973, il team di ricercatori deposita il brevetto Radio Telephone System e getta le basi per la produzione in serie dell’apparecchio. Il prototipo della Motorola ha tuttavia come precedente un progetto simile dell’ingegnere sovietico Leonid Kupriyanovich.
In foto John F. Mitchell con il prototipo del Motorola DynaTAC il 3 aprile del 1973.
