Le origini tradizionali del funk: il beat di Slim Harpo e di Junior Wells

Le origini tradizionali del funk: il beat di Slim Harpo e di Junior Wells

James Brown, a metà 1965, dà alle stampe la prima canzone compiutamente funk: "Papa's Got a Brand New Bag". Dall’esordio nel 1956 alla svolta del 1965, Brown cerca con costanza una strada personale e si avvicina per gradi al nuovo beat. In questo lungo percorso, i suoi punti di riferimento principali sono Little Richard, il padre del rock’n’roll, e Ray Charles, il capostipite del soul. Dai due maestri, Brown mutua, oltre all’energia interpretativa, la capacità di incorporare nella produzione profana elementi della musica devozionale. Dal punto di vista ritmico, per trovare precedenti alla rivoluzione funk, occorre scandagliare invece le discografie di artisti r'n'b di New Orleans degli anni ‘40 e '50 come Professor Longhair ed Eddie Bo, Dave Bartholomew e Huey "Piano" Smith, Smiley Lewis e James "Sugar Boy" Crawford A New Orleans, infatti, l’esempio della second line delle parate cittadine e l’influenza della musica caraibica determinano una varietà ritmica assente altrove. E accanto al backbeat del rock’n’roll si fa largo un altro beat debitore tanto al jazz quanto al folklore. James Brown ha il merito di riuscire a rielaborare questo ritmo di matrice afro-cubana e creare un nuovo genere: il funk. A fine 1965, Lee Dorsey pubblica “Get Out of My Life Woman” la prima risposta alla trovata di Brown da parte di un artista di New Orelans. La squadra alle spalle di Dorsey, composta dai Meters agli strumenti e da Allen Toussaint alla produzione, con questa pubblicazione getta le basi per un intero filone del funk che dimostra le origini tradizionali del genere.

Negli ultimi mesi del 1965, in contemporanea all’uscita di Lee Dorsey e a sei mesi dalla pubblicazione di James Brown, vengono date alle stampe due canzoni, in teoria, abbastanza diverse da “Get Out of My Life Woman” e “Papa’s Got a Brand New Bag”. Junior Wells, originario di West Memphis ma attivo a Chicago, inserisce "Snatch It Back and Hold It" nell’LP Hoodoo Man Blues e Slim Harpo, con lo studio a Crowley ma la scuderia a Nashville, sceglie “Baby Scratch My Back” come lato A di un 45 giri. “Baby Scratch My Back”, pensato da Harpo come risposta al rock'n'roll, vanta alcuni vistosi punti di contatto con "Snatch It Back and Hold It", composto da Wells come replica al funk. I due brani, estranei agli stilemi di New Orleans, risultano legati alla dimensione del ballo e alla sfera dell’eros e presentano una ritmica analoga e assonanze lessicali. A voler escludere un caso di plagio, si potrebbe ipotizzare l’esistenza nel blues rurale di un misterioso sottogenere, rielaborato autonomamente dai due bluesman. Con più probabilità, Wells e Harpo hanno invece sviluppato parallelamente due spunti differenti del patrimonio popolare. A livello melodico e ritmico non è infatti noto nessun brano tradizionale della prima parte del ‘900 che anticipi le caratteristiche principali di “Snatch It Back and Hold It” e “Baby Scratch My Back”. D’altra parte, le espressioni “snatch it back” e “scratch my back” dimostrano affinità a livello fonetico ma differenze sul piano concettuale. E i due testi pur lambendo lo stesso immaginario erotico e danzereccio palesano vistose discrepanze.

“Snatch it Back and Hold It” di Junior Wells vanta qualche labile similitudine testuale con “Shake It and Break It But (Don't Let It Fall Mama)” di Charley Patton e “Snatch It and Grab It” di Walter “Buddy Boy” Hawkins. “Shake It and Break It But (Don't Let It Fall Mama)” e “Snatch It and Grab It” sono state registrate dalla coppia di artisti lo stesso giorno nello stesso studio di Richmond e rappresentano di fatto due variazioni del medesimo brano. Nei due blues del 1929, vengono impiegate le espressioni “snatch it” e “grab it” simili in forma e significato agli imperativi utilizzati in “Snatch it Back and Hold It”. Proprio in virtù dell’uso perentorio della seconda persona singolare, il testo di Wells è più vicino alla canzone di Patton ma la formula estesa “snatch it back” riecheggia un altro pezzo di Hawkins, “Snatch It Back Blues” del 1927. Se Wells invita la sua interlocutrice a prendere e tenere qualcosa di non meglio identificato, Harpo chiede semplicemente alla sua ragazza di grattargli la schiena: in entrambi i casi sesso e danza si confondono. “Baby Scratch My Back” di Slim Harpo presenta qualche vaga analogia testuale con “The Scratch” di Ty Terrell e “Scratch My Back” di King Solomon. Nei due r’n’b, il primo del 1960 e il secondo del 1964, vengono impiegate rispettivamente le espressioni “do the scratch” e “scratch my back”, con qualche tempo di anticipo rispetto a “Baby Scratch My Back”. Per la somiglianza del verso principale, il testo di Harpo è più affine alla canzone di Solomon ma il nome della prima stesura di “Baby Scratch My Back” è lo stesso del brano di Terrell.

Le espressioni “snatch it” e “grab it”, nelle loro declinazioni, passano dal blues agli altri generi, dal jazz di “(Opportunity Knocks But Once) Snatch and Grab It” del 1947 di Julia Lee and Her Boy Friends, al country di “Snatchin' and Grabbin'” del 1952 di Bob Wills, dal boogie-woogie di “Snatchin' and Grabbin'” del 1954 di Merrill Moore, al rockabilly di “Snatch It and Grab It” del 1956 di Freddy Heart. D’altra parte, “Snatch It Back Blues” del 1927 di Walter “Buddy Boy” Hawkins ha una risposta country solo l’anno successivo, grazie a “Snatch 'Em Back Blues” del 1928 di Byrd Moore. La frase “scratch my back”, nelle sue varianti, ha invece un percorso opposto: viene prima impiegata nel jazz e nel calypso, poi nel rockabilly e nel surf e solo in terza battuta nel blues e nel soul. Per quanto riguarda il jazz, Jimmy Lancheford pubblica “Scratch My Back” nel 1947 mentre per quello che concerne il calypso, Lloyd Thomas dà alle stampe “Scratch Scratch Me Back” nel 1950: da quel periodo in poi, numerosi colleghi si dedicano all’interpretazione dello stesso brano o a pezzi dal tema analogo. Le grandi rivoluzioni ritmiche nella black music del dopoguerra provengono dalla contaminazione del blues e del soul con alcuni elementi della second line delle marching band di New Orleans o con alcune caratteristica della musica percussiva dei Caraibi: non solo il funk beat di James Brown ma anche il diddley beat Bo Diddley e il back beat di Little Richard sono figli di questo processo. Probabilmente, anche la trovata di Slim Harpo vanta una determinante matrice caraibica.

Slim Harpo, nella parte finale di “Baby Scratch My Back”, cita “Chicken Scratch”. Si tratta di una sorta di misconosciuto filone della black music in cui il musicista scimmiotta l’andamento del pollo e invita il pubblico a imitarlo. Rosco Gordon e Jimmy McCracklin, J.C. Davis e Frank Duboise, Earl Hooker e King Curtis, tra la metà degli anni ‘50 e l’inizio degli anni ‘60, pubblicano una serie di canzoni a tema, prima che Rufus Thomas riesca, con “Chicken Scratch” del 1965, a capitalizzare le potenzialità del sottogenere e a decretarne la momentanea fine. È lo stesso Thomas a riesumare lo stile farsesco nel 1969 con “Do the Funky Chicken” e a riportare in auge la strana moda, in piena era funk. Junior Wells invece, nella parte conclusiva di “Snacht It Back and Hold It”, cita “Papa’s Got a Brand New Bag”. Pur approdando a soluzioni analoghe, Harpo attinge sapientemente dal patrimonio popolare e instaura un dialogo a distanza con Rufus Thomas mentre Wells si confronta direttamente con le nuove tendenze e ingaggia una sfida alla cieca con James Brown. Nel 1966, a un anno dalla pubblicazione dei due pezzi, Wells rilegge “Messin’ With the Kid”, la canzone anticipatrice della nuova svolta, e Harpo incide “Shake Your Hips”, la perfetta continuazione della recente ripartenza. Anche in questo caso, il primo lavora sul linguaggio rivoluzionario del funk, mentre il secondo ripiega sul ritmo tradizionale del boogie. Non sarebbe però corretto considerare Wells un innovatore e Harpo un conservatore, vista l’originalità e la portata della musica di quest’ultimo.

James Brown and the Famous Flames pubblicano il 45 giri “Papa's Got a Brand New Bag Part I/Papa's Got a Brand New Bag Part II” nel 1965 per la King. Slim Harpo pubblica il 45 giri “Baby Scratch My Back/I'm Gonna Miss You (Like the Devil)” nel 1965 per la Excello. La Junior Wells' Chicago Blues Band ‎pubblica l’LP Hoodoo Man Blues con “Snatch It Back and Hold It" nel 1965 per la Delmark.

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