Green Onions: Booker T. & the M.G.'s e l’importanza dell’organo elettrico

Green Onions: Booker T. & the M.G.'s e l’importanza dell’organo elettrico

Nel dopoguerra, l’elettrificazione della chitarra è protagonista assoluta della rivoluzione tecnologica in atto in ambito musicale. Nello stesso periodo, però, anche le tastiere subiscono un’evoluzione analoga: piani, organi e clavicordi vengono prima elettrificati e poi effettati. In particolare, gli organi elettrici Hammond, Farfisa, Lowrey, Vox Continental e altri modelli simili entrano negli armamentari delle band e vengono abbinati agli altoparlanti rotanti Leslie. In questa fase, si fa largo una figura umbratile: Booker T. Jones, il suonatore di Hammond dei grandi dischi soul di Memphis. Un po' per il ruolo di turnista di lusso un po' per la produzione di dischi strumentali, Jones è molto apprezzato dai colleghi ma meno conosciuto dagli ascoltatori. Prima del suo esordio, l'organo elettrico viene usato diffusamente in ambito jazz da artisti come Jimmy Smith o in alternanza a piano e piano elettrico da Ray Charles. Booker T. traghetta lo strumento nella popular music, riservandogli un ruolo centrale rispetto al resto degli strumenti della band. E in effetti la ragione sociale della sua formazione recita Booker T. & the M.G.'s, acronimo di Memphis Group. Il gruppo viene fondato a Memphis nel 1962 con Booker T. Jones all’Hammond, Steve Cropper alla chitarra, Al Jackson Jr. alla batteria e Lewie Steinberg, al basso. La band, passata alla storia per il lavoro in studio per artisti del calibro di Wilson Pickett Otis Redding, Sam & Dave e Albert King, avvia parallelamente una nutrita produzione discografica di brevi brani strumentali.

Nel 1962, agli Stax Studios di Memphis, l’ancora anonimo gruppo di turnisti si trova per la prima volta a suonare assieme, in occasione di una seduta di incisione con il cantante rockabilly Billy Lee Riley. In quel periodo, Steve Cropper milita nei Mar-Keys, reduci dal successo di “Last Night”, mentre Booker T. Jones proviene dai Triumphs con all’attivo la meno celebre “Burnt Biscuits”. Insieme ad Al Jackson Jr. e Lewie Steinberg, i due musicisti si dedicano alla libera improvvisazione su un tema già suonato dal vivo dall’organista. Dalla sessione informale nasce il blues lento “Behave Yourself”, strumentale che colpisce così tanto il produttore Jim Stewart da venir subito considerato il lato A di un potenziale singolo. Nella prospettiva della pubblicazione di un 45 giri, Stewart chiede quindi alla band di approntare velocemente un possibile lato B. A quel punto, Cropper ricorda a Jones un riff che il tastierista esegue di tanto in tanto. Dalla rielaborazione di quel vecchio spunto musicale, nasce l’incalzante r’n’b “Green Onions”, pezzo che entusiasma così tanto chitarrista e dj da essere preferito a “Behave Yourself”. Con la produzione di Jim Stewart e la masterizzazione di Scotty Moore, nel 1962, Booker T. & the M.G.’s danno così alle stampe, per la Stax Records, il primo 45 giri: “Green Onions/Behave Yourself”. Gli strani nomi del gruppo di accompagnamento e del brano di punta vengono scelti dai turnisti sulla falsariga di Triumphs e “Burnt Biscuits”, con paralleli riferimenti ad aziende automobilistiche e cibi indigesti.

Grazie al successo di “Green Onions”, la musica di Jones influenza enormemente non solo i tastieristi americani ma anche quelli inglesi: nel giro di pochi anni debuttano infatti in G.B. gli organisti Georgie Fame e Graham Bond, Brian Auger e Manfred Mann, Zoot Money e Stevie Winwood. E proprio la parte di organo elettrico di Alan Price nella versione degli Animals di "House of the Rising Sun" ispira, in modo determinante, la svolta elettrica di Bob Dylan. In sostanza, però, è la trovata di Jones ad avere suggerito la strada al cantautore americano, dopo aver segnato la scena britannica. D’altra parte, il tastierista di Dylan, Al Kooper, pur apprezzando fortemente artisti come Jimmy Smith e Ray Charles, considera Booker T. Jones il suo punto di riferimento principale. E quando durante l’incisione di "Like a Rolling Stone", Kooper si siede, quasi per caso, all'Hammond, con il suo contributo alla canzone, cambia la storia del pop. Intanto Booker T. & the M.G.’s colpiscono l’immaginario di Beatles e Rolling Stones: i primi progettano senza successo di incidere nello studio della Stax Records e i secondi realizzano con “Stoned” una rielaborazione di “Green Onions”. Nel corso degli anni, Donald "Duck" Dunn sostituisce Lewie Steinberg al basso, Isaac Hayes affianca Booker T. Jones alle tastiere e la band incide anche a nome Mar-Keys quando è accompagnata dai fiati. E nonostante il declino degli strumentali, continua a produrre, per tutti gli anni ‘60, brani senza cantato, trainati dall’organo elettrico.

Booker T. & the M.G.’s pubblicano il 45 giri “Green Onions/Behave Yourself” per la Stax Records nel 1962.

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