Picasso's Last Words: le ultime parole di Pablo Picasso musicate da Paul McCartney

Picasso's Last Words: le ultime parole di Pablo Picasso musicate da Paul McCartney

Nel 1973, Paul e Linda McCartney sono in vacanza a Montego Bay, in Jamaica. Nello stesso periodo e nello stesso luogo Dustin Hoffman e Steve McQueen stanno girando il film Papillon: i McCartney organizzano così una cena con Dustin e sua moglie Anne. Durante la serata, Hoffman e McCartney si confrontano sui loro rispettevi mestieri: l'attore chiede delucidazioni sulla tecnica compositiva del musicista e Paul spiega di riuscire a scrivere le canzoni con estrema facilità, partendo da qualsiasi tipo di stimolo. Hoffman allora sporge a McCartney una copia del Time Magazine che riporta la notizia della morte del pittore Pablo Picasso e lo sfida a comporre, a tavolino, un brano a riguardo. Il titolo dell'articolo recita "Pablo Picasso's Last Days and Final Journey" e il testo riporta un alquanto incidentale testamento spirituale dell'artista.

Nell'articolo si legge che Pablo Picasso, prima di andare a letto ed esalare gli ultimi respiri, avrebbe pronunciato, rivolgendosi ai suoi amici, le seguenti parole: "Brindate a me, alla mia salute, poiché sapete che io non posso più bere." Paul McCartney accetta con spavalderia la scommessa di Dustin Hoffman, tira fuori la chitarra e, nel giro di qualche decina di minuti, compone, davanti agli occhi sbalorditi del commensale, "Picasso's Last Words (Drink to Me)". Hoffman, tra l'incredulo e l'entusiasta, si spertica in lodi e McCartney può archiviare un altro brano per il suo prossimo album. D'altra parte non è un esperimento nuovo per Macca: già alcune celebri canzoni dei Beatles come "A Day In a Life", principalmente di John Lennon, e "She's Leaving Home", a maggioranza di McCartney, avevano avuto ispirazione da notizie giornalistiche. 

Per incidere Band On the Run e sfuggire alla routine londinese, Paul e Linda si spostano a Lagos. In Nigeria la coppia è accompagnata solo dal fido chitarrista Denny Laine e dal tecnico Geoff Emerick: l'altro chitarrista Henry McCullough e il batterista Denny Seiwell lasciano la band qualche settimana prima della partenza. A Lagos li accoglie l'ex percussionista dei CreamGinger Baker, in quel momento proprietario degli ARC Studios locali. Negli studi di registrazione del collega, McCartney registra solo "Picasso's Last Words (Drink to Me)", mentre altri brani dell'album in lavorazione vengono incisi presso i più equipaggiati EMI Studios della capitale nigeriana. Paul vorrebbe realizzare a Lagos tutto l'album, collaborando con musicisti locali, ma viene accusato, dal percussionista Fela Kuti, di "colonialismo culturale" e allora conclude in proprio i lavori a Londra. 

Ginger Baker partecipa all'esecuzione di "Picasso's Last Words (Drink to Me)" scuotendo, come maracas, alcuni barattoli pieni di ghiaia. Per il resto Linda si fa carico dei cori, Denny suona la chitarra e Paul si occupa di tutti gli altri strumenti. Il brano è, nella parte iniziale, una semplice ballata per chitarra acustica, non così diversa dalla versione che ha ascoltato in anteprima e in presa diretta Dustin Hoffman. Ma il pezzo si giova di alcune sovraincisioni registrate a Londra agli AIR Studios come la porzione orchestrale di Tony Visconti e viene intramezzata da due inserti di altrettanti brani dell'LP "Jet" e "Mrs. Vandebilt". Ad un certo punto della traccia si sentono persino leggere alcune frasi in francese tratte da una guida turistica. Paul McCartney trasforma quindi una canzone da pub in un collage ispirato ai papiers collés cubisti, ulteriore omaggio all'arte di Picasso.

 

 

 

Paul McCartney pubblica a nome Paul McCartney & Wings l'LP Band On the Run, contenente il brano  "Picasso's Last Words (Drink to Me)" nel 1973. 

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