Groovin' With Mr. Bloe: la storia tortuosa di uno strumentale di successo

Groovin' With Mr. Bloe: la storia tortuosa di uno strumentale di successo

Nel 1969, per la Life di New York, sottoetichetta della Bo Gentry Conceptions, Inc., escono a nome Wind l’Lp Make Believe e due singoli di contorno. In realtà i titolari del progetto non sono una vera e propria band: Wind è il nome fittizio dietro cui si celano il cantante Tony Orlando, gli autori e produttori Bo Gentry e Paul Naumann e alcuni turnisti di studio. Il vero deus ex machina dell’operazione è Bo Gentry già reduce da un certo successo con 1910 Fruitgum Company e Tommy James and the Shondells. La musica dell’LP e della coppia di 45 giri è sostanzialmente bubblegum pop, sulla falsariga delle produzioni di Kama Sutra Records e Buddah Records. Il singolo “Make Believe/Groovin’ With Mr. Bloe” affianca però a una dimenticabile canzone di pop adolescenziale, una traccia diversa e interessante. In quel settore discografico, spesso, sul retro dei 45 giri, vengono piazzati strumentali strani e particolari, composti e incisi in maniera estemporanea e accreditati ai discografici come ulteriore garanzia economica per i bilanci dell’etichetta. Ma “Groovin’ With Mr. Bloe”, firmato da Bo Gentry, Paul Naumann e Kenny Laguna, non è il classico scarto di studio pensato come puro riempitivo. Si tratta di un pezzo strumentale molto efficace, con una batteria ossessiva a scandire il tempo e l’armonica e il pianoforte a spartirsi il centro della scena. L’ispirazione per la parte ritmica della traccia proviene da un altro brano di cui Gentry è coautore: “Mony Mony” di Tommy James and the Shondells.

Nel 1969, il discografico inglese Stephen James della Dick James Music si trova a New York e ascolta il 45 giri degli Wind. Decide di stampare il lato A per il mercato britannico ma il prezzo per l’acquisto dei diritti della registrazione originale è troppo alto e presto decide di effettuare una nuova versione del lato B. A quel punto, il suo collaboratore Steve Brown produce un provino di Elton John alle prese con lo strumentale ma l’esecuzione non soddisfa le aspettative. Il discografico opta allora per un altro pianista, Zack Laurence e gli affida l’interpretazione del brano. In studio di registrazione, Zack Laurence, accompagnato da Harry Pitch all’armonica, reincide, in modo convincente, “Groovin’ With Mr. Bloe”. Intorno al pianista prende così forma una band per promuovere il brano di punta e realizzare altre tracce: Lawrence viene quindi affiancato da Dee Murray al basso, Roger Pope alla batteria, Caleb Quaye alla chitarra e Ian Duck all’armonica. La band si battezza Mr. Bloe e nel 1970 pubblica, con la produzione di Stephen James, lo strumentale nell’LP Groovin With Mr. Bloe e sul 45 giri “Groovin' With Mr. Bloe/Sinful”, per la DJM Records di Londra. Il resto del repertorio si muove, con meno incisività, nel territorio degli strumentali d’atmosfera, in una sorta di declinazione inglese della proposta di Booker T. & the M.G.'s. I Mr. Bloe iniziano a esibirsi dal vivo, con vestiti carnevaleschi, ma nonostante “Groovin With Mr. Bloe” scali la classifica dei singoli, i membri della band si dedicano al progetto degli Hookfoot.

Secondo una leggenda metropolitana, Elton John è il pianista di “Groovin’ With Mr. Bloe” e Mr. Bloe è un suo pseudonimo. La notizia errata non è legata soltanto allo sfortunato provino dello strumentale, inciso dal pianista nella fase embrionale dell’operazione, ma a una più generale vicinanza dell’artista al progetto. Elton John inserisce i suoi due pezzi “Get Out Of This Town" e "71-75 New Oxford Street” nell’LP del gruppo e impiega gli Hookfoot come band di accompagnamento. Nonostante Elton John non sia il protagonista di questa misconosciuta avventura, “Groovin’ With Mr. Bloe” ha sicuramente colpito l’immaginario del cantante e di parecchi suoi colleghi. Tra il boogie di Norman Greenbaum e John Kongos e il glam di Marc Bolan e Gary Glitter, la ritmica ossessiva e martellante di “Groovin’ With Mr. Bloe” prende piede nella scena internazionale. In questo senso, nell’arco del 1970, un altro strano brano si affianca a “Groovin’ With Mr. Bloe”: “Neanderthal Man” degli Hotlegs. Il pezzo cantato ma con un testo minimale, è fin dal titolo un tentativo di ricreare un beat primitivo per la generazione del post-’68. Nello stesso anno, a seguito del successo del singolo dei Mr. Bloe, la Forward Records di Los Angeles, sottoetichetta della Transcontinental Entertainment Corporation, ripubblica il brano originale degli Wind sotto un’altra ragione sociale e con un nuovo lato B: il 45 giri “Groovin' With Mr. Bloe/Are You Nuts?” viene pubblicato nel 1970 a nome Cool Heat. Ma il percorso dello strumentale è ormai esaurito.

L’LP Make Believe e il 45 giri “Make Believe/Groovin’ With Mr. Bloe” escono a nome Wind nel 1969 per la Life. L’LP Groovin With Mr. Bloe e il 45 giri “Groovin' With Mr. Bloe/Sinful” escono a nome Mr. Bloe nel 1970 per la DJM Records. Il 45 giri “Groovin' With Mr. Bloe/Are You Nuts?” esce a nome Cool Heat nel 1970 per la Forward Records.

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