Moolah: alla fine della psichedelia americana

Moolah: alla fine della psichedelia americana

Verso la metà degli anni ‘70, i musicisti Walter Burns e Maurice Roberson costituiscono a New York i Moolah. Nel 1974, i Moolah pubblicano l’LP Woe Ye Demons Possessed per la Atman Music & Recordings, succursale della Druidstone Production Corporation. In realtà, dietro alle sigle altisonanti si cela un’autoproduzione spartana. Il disco viene inciso in un un misterioso studio del Greenwich Village e mixato agli Electric Lady Studios di New York. Walter ‘the Lion’ Burns si occupa di voci ed effetti, Maurice ‘the Archer’ Roberson suona tutti gli altri strumenti e insieme provvedono alla produzione. L’unico aiuto esterno al gruppo viene dall’ingegnere Bernard Kirsh per il mixaggio. A livello teorico, la registrazione è finalizzata al rilassamento fisico e all’elevazione spirituale degli ascoltatori. Ma in pratica, i brani free form del lavoro oscillano tra ambient claustrofobica e trance eterea come a inserire l’anelito hippie in una dimensione distopica. In questo senso, la parodia della piramide del dollaro presente sulla copertina sembra lanciare una fumosa invettiva antisistema. Nel disco, i suoni del piano e del sintetizzatore si sovrappongono a tappeti di percussioni e manipolazioni di nastri. La voce di Burns, talvolta impegnata in canti buddisti, risulta effettata in modo inquietante. E versi e ronzii di animali trasportano l’elettronica verso il concretismo. Sicuramente legato all’esperienza tedesca della musica cosmica, Woe Ye Demons Possessed si presenta, in fondo, come filiazione, tanto tarda quanto valida, della psichedelia texana.

I Moolah pubblicano l’LP Woe Ye Demons Possessed nel 1974 per la Atman Music & Recordings.

I Mechanical Switch e l'uomo spugna

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 Isshi Yamada e il suono dell'ichigenkin, il koto a una corda

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