Lowell Fulson diventa Lowell Fulsom: Tramp e la svolta funk di un maestro del blues

Lowell Fulson diventa Lowell Fulsom: Tramp e la svolta funk di un maestro del blues

Lowell Fulson è un bluesman originario di Tulsa in Oklahoma ma attivo musicalmente tra Dallas e New Orleans, Chicago e Los Angeles. Nonostante abbia inciso per molti anni per l’etichetta Checker di Chicago, è considerato, insieme a T-Bone Walker, il principale esponente del west coast blues. Dopo più di quindici anni dal debutto, il cantante e chitarrista cambia leggermente l’ortografia del suo cognome e dal 1964 inizia a pubblicare, per l’etichetta Kent della California, a nome Lowell Fulsom. La scelta, probabilmente dettata da esigenze contrattuali, anticipa la svolta più importante della sua carriera. Dopo la realizzazione di qualche singolo, muta infatti anche la musica: si passa dal blues elettrico del primo periodo al soul e al funk della seconda fase. Fulson dapprima si concentra sull’invenzione di Ray Charles e recluta una sezione fiati e poi si accoda alla rivoluzione di James Brown e sperimenta nuovi ritmi. In questo senso “Tramp”, brano scritto dall’artista con il pianista Jimmy McCracklin, risulta, senza dubbio, il pezzo più significativo del nuovo corso. Il 45 giri “Tramp/Pico” esce a nome Lowell Fulsom nel 1966 per la Kent: la canzone e lo strumentale vengono inserite nel 1967 nell’omonimo album Tramp. “Tramp” è una felice commistione di blues e funk dalle vistose analogie con due brani chiave dell’anno precedente: “Baby Scratch My Back” di Slim Harpo e "Snatch It Back and Hold It" di Junior Wells. Come i suoi due colleghi, Fulson approccia al nuovo genere rievocando gli umori ancestrali della black music.

Il 45 giri colpisce tanto gli ascoltatori quanto gli artisti. Tra il 1966 e il 1968, in ambito soul e rock, “Tramp” viene incisa da Otis Redding & Carla Thomas e Brian Auger, Julie Driscoll & the Trinity, Traits di Johnny Winter e Bobby Johnson and the Atoms. Tra questi artisti, Otis Redding già responsabile di una versione azzeccata di “Baby Scratch My Back” di Slim Harpo, riesce in maniera convincente ad saltarne la vocazione modernista. In una sorta di tributo incrociato, proprio Slim Harpo nel 1968 si riappropria del beat di “Tramp” con “Te-Ni-Nee-Ni-Nu”, dimostrando un evidente punto di contatto tra la sua trovata ritmica e quella del collega. Intanto, nel 1967, anche l’esordiente Junior Kimbrough si cimenta con il pezzo di Fulson: a nome Junior Kimbell e con l’errata trascrizione del titolo in “Tram?”, l’esponente dell’hill country blues sottolinea l’ascendenza tradizionale di “Tramp”. Tra il 1966 e il 1968, in ambito soul e funk, “Tramp” viene riscritta da Joe Tex e Albert King, Johnny Otis Show e Mohawks. Tra queste riletture, “Papa Was Too” di Joe Tex risulta la più rilevante perché, come “Snatch It Back and Hold It” di Junior Wells, si confronta direttamente con “Papa’s Got a Brand New Bag” di James Brown. Lo stesso Fulson pubblica nel 1967 un rifacimento di “Tramp”, “I’m a Drifter”, ma non ottiene il medesimo risultato dell’anno precedente. Infine, nel 1974, “Tramp” influenza, probabilmente, uno dei primi pezzi di Stevie Wonder con una ritmica sintetica realizzata con una drum machine: “You Haven’t Done Nothin’”.

Lowell Fulson pubblica a nome Lowell Fulsom nel 1966 per la Kent il 45 giri “Tramp/Pico”. Sempre a nome Lowell Fulsom pubblica nel 1967 per la Kent l’LP Tramp.

I Church Mice e il garage visionario di Armand Schaubroeck

I Church Mice e il garage visionario di Armand Schaubroeck

Got My Mojo Working: l'amuleto di di Preston "Red" Foster funziona solo al processo

Got My Mojo Working: l'amuleto di di Preston "Red" Foster funziona solo al processo