La preistoria del Vocoder: Harm A. Drost e il ritorno alla parola dopo la laringectomia

La preistoria del Vocoder: Harm A. Drost e il ritorno alla parola dopo la laringectomia

Nel 1964, Harm A. Drost pubblica, per la Smithsonian Folkways, l’LP Speech After the Removal of the Larynx. Il medico incide il disco, sotto la direzione del professor H. A. E. van Dishoeck, al Phonetic Laboratory of the Ear, Nose and Throat Dept dell’University Hospital di Leiden in Olanda. Non si tratta di un’opera musicale ma di una documentazione sonora dei metodi a disposizione dei pazienti operati di laringectomia per tornare a parlare. La laringe, il condotto situato nel collo tra faringe e trachea, ospita infatti le corde vocali. E la rimozione dell’organo deputato alla fonazione determina la mancata emissione di suoni. A sua volta, la perdita della parola causa un aggravamento delle condizioni psicologiche dei soggetti già vessati da un tumore maligno e da un intervento invasivo. Drost realizza Speech After the Removal of the Larynx proprio per dare una speranza ai malati. La voce narrante spiega le teorie e alcuni pazienti effettuano le dimostrazioni. Presi in esame i metodi naturali, si passa alle apparecchiature tecnologiche: il laringofono, la pipa di Ticchioni e il Western Electric. All’epoca, il Vocoder di Homer Dudley è già stato brevettato da molto tempo. Ma gli strumenti di sintesi vocale vengono impiegati su disco, in ambito musicale, solo tra la fine degli anni ‘60 e l’inizio degli anni ‘70, grazie a Bruce Haack, Walter Carlos e Robert Moog. In questo senso, Speech After the Removal of the Larynx rimane solo un episodio curioso a margine di quella rivoluzione tecnologica.

Harm A. Drost pubblica l’LP Speech After the Removal of the Larynx nel 1964 per la Smithsonian Folkways.

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