I'm a King Bee: Slim Harpo e le radici blues della psichedelia

I'm a King Bee: Slim Harpo e le radici blues della psichedelia

James Isaac Moore è un cantautore e armonicista blues, nato a Lobdell e cresciuto a Port Allen. Dopo un periodo lavorativo a New Orleans, avvia il suo percorso musicale tra Baton Rouge e Crowley. Inizialmente Moore sceglie come soprannome Harmonica Slim ma, a causa di un caso di omonimia con un collega, opta presto per il nome d’arte di Slim Harpo: entrambi gli pseudonimi sottolineano, significativamente, il suo ruolo di armonicista. Influenzato da Jimmy Reed, si esibisce con il cognato Lightnin' Slim e inizia una collaborazione con il produttore discografico Joseph Denton "Jay" Miller di Crowley e l’etichetta Excello Records di Nashville. Per la sussidiaria della Nashboro Records, musicalmente in bilico tra blues e zydeco, Harpo inizia a partecipare ai dischi di Lightnin' Slim. Dall’esordio discografico in proprio nel 1957 alla morte nel 1970, Slim Harpo mantiene un rapporto pressoché esclusivo con la Excello Records, pur affiancando al ruolo di musicista un impiego in un’azienda di trasporti. La sua produzione e quella dei suoi sodali, Lightnin' Slim e Lazy Lester, va a costruire l’ossatura di un intero sottogenere: lo swamp blues. In vita dà alle stampe tre LP e un numero sostanzioso di 45 giri ma la sua fama rimane legata principalmente a una ristretta manciata di canzoni. Tra queste spicca “I’m a King Bee”, il brano di successo pubblicato nel 1957 come lato A del primo 45 giri della carriera: “Im a King Bee/I Got Love If You Want It”.

Jay Miller registra il pezzo ai Jay Miller Studios di Crowley, studi muniti di una camera dell’eco. Slim Harpo all’armonica e alla voce è accompagnato da Gabriel “Guitar Gable” Perrodin alla chitarra, John Clinton “Fats” Perrodin al basso e Clarence “Jockey” Etienne alla batteria. La surreale metafora erotica del testo viene sorretta da una base strumentale incisiva, con un ritmo incalzante e parti soliste minimali. La fascinosa atmosfera ricca di riverbero e in particolar modo il contributo chitarristico colpiscono l’immaginario di Brian Jones e Syd Barrett e “I’m a King Bee” diventa presto il trampolino di lancio per certa psichedelia. I Rolling Stones pubblicano la loro versione del brano nell’esordio a 33 giri del 1964, The Rolling Stones. Ispirati dall’interpretazione dei colleghi, pochi mesi dopo i Tea Set incidono il pezzo, pubblicandolo a nome Pink Floyd solo come lato B del 45 giri promozionale “Lucy Leave/King Bee” del 1965. Nel primo caso, Keith Richards si occupa della parte ritmica e Brian Jones aggiunge una porzione di chitarra slide non presente nell’originale. Meno chiara è la divisione dei ruoli nel secondo caso: probabilmente è Syd Barrett a suonare la chitarra ritmica e Bob Klose a dedicarsi all’assolo. In entrambe le incisioni vengono sviluppate le potenzialità psichedeliche dell’originale, trascinando lo swamp blues verso lidi spaziali. Nessun altro prodotto di Guitar Gable, Lightnin' Slim e Lazy Lester può vantare una fortuna simile.

Slim Harpo pubblica il 45 giri “Im a King Bee/I Got Love If You Want It” nel 1957 per la Excello Records.

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