Sugar Bee e lo strano cajun di Jay Stutes: tra rock’n’roll e blues texano

Sugar Bee e lo strano cajun di Jay Stutes: tra rock’n’roll e blues texano

Tra le tante musiche che caratterizzano la Louisiana, un capitolo importante è rappresentato da cajun e zydeco, i due generi diffusi nel Cajun Country, la zona paludosa dominata dai cosiddetti bayou. Il cajun è la musica degli acadiani, i canadesi francofoni trasferitisi in Louisiana dopo la persecuzione britannica a metà ‘700. Lo zydeco invece è il frutto della contaminazione del cajun con il blues dei discendenti degli schiavi africani deportati nella zona nel corso dell’’800. Il cajun è caratterizzato dal suono di fiddle e fisarmonica diatonica mentre lo zydeco vede il passaggio alla fisarmonica a piano e il declino del fiddle. Se nella musica cajun è minoritario l’utilizzo del washboard, l’asse di legno per lavare i vestiti, nello zydeco è invece centrale l’impiego dell’equivalente in metallo, rubboard o frottoir. Lo strano strumento ritmico viene commissionato dal musicista Clifton Chenier al costruttore Willie Landry a Port Arthur in Texas nel 1946. Chenier non viene considerato il re dello zydeco solo per aver apportato questa innovazione tecnica ma per aver codificato il nuovo stile musicale. Nonostante esistano numerosi precedenti alla svolta, quando Clifton si dedica alla fisarmonica e suo fratello Cleveland si cimenta al rubboard, si struttura lo zydeco come genere proprio, frutto originale della commistione di cajun e blues.

Lontano dall’identarismo culturale del blues degli afroamericani, lo zydeco è una musica meticcia suonata da creoli. E se il cajun è patrimonio di un intera minoranza etnica, lo zydeco è più legato all’ingenio di singole individualità. Tra cajun e zydeco si stabilisce infatti un doppio scarto: da una parte si mischia una forma espressiva dei bianchi e un codice comunicativo dei neri, dall’altra si passa da una musica popolare a un genere autoriale. Ma la rivoluzione di Chenier non è né il primo né l’unico tentativo di contaminazione di cajun e blues. Già tra gli anni ‘20 e gli anni ‘40 le due culture iniziano a confrontarsi e a mischiarsi grazie all’esempio pionieristico del fisarmonicista Amadé Ardoin. Negli anni ‘50, alla Goldband Records di Lake Charles, il produttore Eddie Shuler cerca un modo per fondere in modo credibile ed efficace la tradizione cajun con la black music e nel 1954 ospita nei suoi studi di registrazione il fisarmonicista Boozoo Chavis, anello di congiunzione tra il vecchio e il nuovo. Per il resto, l’esiguo catalogo della Goldband si concentra quasi esclusivamente sulla produzione a 45 giri e concede spazio alternativamente ad artisti cajun e rockabilly, senza trovare la quadratura del cerchio. Nel 1960 però Shuler riesce a mettere sotto contratto una band cajun ispirata al nuovo rock’n’roll e trova la strada giusta.

Il gruppo chiamato volta volta Hillbilly Ramblers e Sugar Bees, nei primi anni ‘50 è composto da Charlie Babineaux, Tilford McClelland, Sidney Brown e Eddie Benoit. Cleveland Crochet, violinista di Hathaway, è il leader della band e nel corso del decennio ridisegna la formazione con Charlie Babineaux al basso, Clifton Newman alla batteria, Vorris “Shorty” LeBlanc alla fisarmonica diatonica e Jesse Lloyd “Jay” Stutes alla voce e alla lap steel. Stutes, camionista di un’azienda di birra di Jennings, con il tempo scalza Crochet e mantiene l’egemonia della band fino alla morte di LeBlanc e allo scioglimento della band nel 1965. Negli anni ‘50, sotto la salda egida di Crochet, la band pubblica due singoli non passati agli annali: “Deedle-E-Deedle-D-Da (Keep Knockin')/Big Boy Waltz” e “Sha Meon Waltz/Midnight Blues”, per Folk-Star e Khoury/Lyric. Con questa piccola produzione alle spalle, gli Hillbilly Ramblers approdano alla Goldband e danno alle stampe con successo il 45 giri “Sugar Bee/Drunkard's Dream” del 1960. I singoli seguenti non riescono a rinverdire la ricetta azzeccata. E così “Sweet Thing/Hound Dog Baby”, “Come Back, Little Girl/Telephone Port Arthur”, “Coming Home/Not My Fault”, “Kaw-Liga/La Valse De Soldat” e “Good Morning Blues/Waltz Of a Broken Heart” replicano la fortunata formula ma passano inosservati.

Il singolo “Sugar Bee/Drunkard's Dream” entra nella classifica Billboard del 1961, tra i cento 45 giri più venduti in U.S.A.. Il pezzo trascinante è il lato A, considerato dagli storici il primo brano cajun a raggiungere il successo fuori dai confini della Louisiana. In realtà “Sugar Bee” non è strettamente un brano cajun ma una miscela di cajun e rock’n’roll, con il testo in inglese e non in francese. La strumentazione della tradizione acadiana viene impiegata in un brano affine ai successi del periodo in ambito squisitamente urbano. Ma più del ruolo affidato a fiddle e fisarmonica diatonica, è interessante la linea della lap steel. La parte chitarristica, sferragliata e sgangherata, di “Sugar Bee”, è notevolmente affine all’operato alla lap steel di Hop Wilson in “Chicken Stuff”, un brano pubblicato sempre dalla Goldband Records due anni prima. Volendo scartare l’ipotesi che Stutes in studio di registrazione si sia limitato a cantare e abbia lasciato a Wilson l’onere di suonare la chitarra hawaiana, risulta molto probabile l’influenza di “Chicken Stuff” su “Sugar Bee”. Quando il singolo viene pubblicato, Shuler sta cercando una miscela di cajun e rock’n’roll da cinque anni e gli Hillbilly Ramblers stanno lavorando al nuovo suono da tre anni. Eppure per il successo del brano risultano vincenti le chiare consonanze con il blues eterodosso di scuola texana di Wilson.

Il 78 giri “Deedle-E-Deedle-D-Da (Keep Knockin')/Big Boy Waltz” è pubblicato nel 1954 a nome Cleveland Crochet's Hillbilly Ramblers per la Folk Star. Il 45 giri “Sha Meon Waltz/Midnight Blues” è pubblicato nel 1957 a nome Cleveland Crochet and His Hillbilly Ramblers per la Khoury e la Lyric. Il 45 giri “Sugar Bee/Drunkard's Dream” è pubblicato nel 1960 a nome Cleveland Crochet & Hill Billy Ramblers ‎per la Goldband Records. Il 45 giri “Sweet Thing/Hound Dog Baby” è pubblicato nel 1961 a nome Cleveland Crochet and His Band Of Sugar Bee's per la Goldband Records. Il 45 giri “Come Back, Little Girl/Telephone Port Arthur” è pubblicato nel 1962 a nome Cleveland Crochet and His Band Of Sugar Bee's per la Goldband Records. Il 45 giri “Coming Home/Not My Fault”, è pubblicato a nome Jay Stutes and All the Sugar Bees/All the Sugar Bees Featuring Doris Mott per la Goldband Records. Il 45 giri “Kaw-Liga/La Valse De Soldat” è pubblicato a nome Vorris (Shorty) Le Blanc and All the Sugar Bee's per la Goldband Records. Il 45 giri “Good Morning Blues/Waltz Of a Broken Heart” è pubblicato a nome Vorris (Shorty) Le Blanc and All the Sugar Bee's/Cleveland Crochet and His Band Of Sugar Bee's per la Goldband Records. La datazione di questi ultimi tre 45 giri è incerta. Nel 1969 Eddie Shuler ristampa il 45 giri “Sugar Bee/Come Back Home Little Girl” a nome Jay Stutes and the Swamp Pickers con sovraincisioni spurie di chitarra elettrica. Esistono tre 45 giri accreditati, sotto varie sigle, al solo Vorris “Shorty” LeBlanc, “La Valse De Chagrin/Boss Cajun” per la Goldband Records, “Soldier's Waltz/Kaw-Liga” per la Swallow e “My Little Cabbage/Forgot I Was Married” per la Goldband Records e al solo Jay Stutes "Hey, Boss Man/Sweet Licks" per la Kajun King Records. Anche la datazione di questi quattro 45 giri è incerta. I 45 giri della Swallow Records “Listen To My Heart/Country Women” e “Chere Meon/Blues De Minuit”, accreditati rispettivamente a Cleveland Crochet and the Sugar Bees e Cleveland Crochet sono di datazione incerta e probabilmente vedono un rimpasto dell’organico. I Canned Heat pubblicano la loro versione di “Sugar Bee” nel 1970 nel 45 giri“Sugar Bee/Shake It And Break It” e nel 33 giri Future Blues per la Liberty. La Goldband Records pubblica due antologie Cleveland Crochet & All the Sugar Bees e The Great Shorty LeBlanc di cui però non si conoscono le date.

 

Eddie Shuler e il remix di Sugar Bee

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Il gospel funk del pastore T. L. Barrett

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