Help Me e Onions: Sonny Boy Williamson II e John Lee Hooker rielaborano Green Onions

Help Me e Onions: Sonny Boy Williamson II e John Lee Hooker rielaborano Green Onions

Nel 1963 il bluesman americano Aleck “Rice” Miller in arte Sonny Boy Williamson II pubblica il 45 giri “Help Me/Bye Bye Byrd”, per l’etichetta Checker di Chicago, sussidiaria della Chess. In studio, il cantante e armonicista è accompagnato da Matt “Guitar” Murphy alla chitarra, Milton Rector al basso, Al Duncan alla batteria e Lafayette Leake o Billy “The Kid” Emerson all’organo. Se “Bye Bye Byrd” è un episodio secondario, “Help Me” è una rielaborazione di “Green Onions”, il successo strumentale di Booker T. & the M.G.’s, incentrato su un fraseggio all’Hammond. E nonostante non si conosca con certezza il nome del collaboratore è la prima incisione in cui Williamson si avvale di un organista. L’artista, forse con l’aiuto del produttore Ralph Bass e del bassista Willie Dixon, aggiunge al brano un testo, una sentita invocazione di aiuto alla donna amata. Grazie al contributo di Williamson al canto e all’armonica, “Help Me” non solo dimostra affinità con “Dimples” di John Lee Hooker ma suggerisce una parentela tra “Green Onions” e il pezzo boogie. A conferma di questa suggestione, Hooker pubblica una sua rilettura di “Green Onions” sull’LP The Big Soul of John Lee Hooker uscito per la Vee-Jay di Chicago nel 1963. “Onions” è inciso da Hooker alla chitarra e alla voce, in compagnia di Joe Hunter al piano, Larry Veeder alla chitarra, James Jamerson al basso, Benny Benjamin alla batteria, Henry Cosby al sassofono tenore, Andrew “Mike” Terry al sassofono baritono e un musicista non meglio identificato alla tromba.

Hooker aggiunge al pezzo un testo minimale, una semplice quanto stravagante richiesta di cipolle verdi. “Onions” però non riecheggia l’originale solo nella scelta delle parole ma anche nella progressione di accordi: in questo caso il riff all’Hammond del celebre strumentale viene affidato alla sezione di fiati. Interpretando alla sua maniera il successo di Booker T. & the M.G.’s e accreditandosi la paternità della rilettura, Hooker riconosce in “Green Onions” una matrice boogie e se ne riappropria. In questo senso, la musica del bluesman, già alla base della rivoluzione di Bo Diddley, si potrebbe configurare come premessa dello stile di Booker T. Jones. Peraltro, nel corso degli anni ‘60, i musicisti inglesi guardano con eguale interesse a John Lee Hooker e Booker T. & the M.G.’s: tra il 1964 e il 1965, “Green Onions” viene incisa da Downliners Sect, Georgie Fame and the Blue Flames e Brian Auger Trinity mentre “Dimples” viene interpretata da Spencer Davis Group, Animals e Long John Baldry and the Hoochie Coochie Men. Nonostante le varianti “Help Me” e “Onions” godano invece di minor fortuna, questo tipo di black music, nel suo complesso, influenza moltissimo le nuove generazioni. A differenza di Booker T. Jones in pianta stabile a Memphis, John Lee Hooker e Sonny Boy Williamson II sono, per di più, di casa in Gran Bretagna in quel periodo e suonano dal vivo con le band emergenti. E se da una parte i gruppi britannici cercano di contaminare blues e soul, dall’altra i bluesman americani tentano di aggiornare suono e armamentario.

Sonny Boy Williamson pubblica per la Checker nel 1963 il 45 giri “Help Me/Bye Bye Byrd”. John Lee Hooker pubblica per la Vee-Jay nel 1963 l’LP The Big Soul of John Lee Hooker con la canzone “Onions”.

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