I Fresh: il rock omosessuale per la classe operaia

I Fresh: il rock omosessuale per la classe operaia

I Fresh sono una band inglese, creata a tavolino dal produttore Simon Napier-Bell a Londra, a fine anni ‘60. Napier-Bell, già al servizio di Yardbirds e John's Children, appresa in anteprima la trama di Tommy degli Who dal collega Kit Lambert, decide di realizzare un disco a tema, sulla condizione dei ragazzi nelle carceri minorili britanniche. Il produttore mette così in piedi una band con Bob Gorman alla chitarra, Kevin Francis al basso e Roger Chandler alla batteria. Con la produzione di Simon Napier-Bell e Ray Singer, i Fresh pubblicano, per la RCA Victor, l’LP Out of Borstal, anello di congiunzione tra Rolling Stones e Third World War. Se Terry Stamp e Jim Avery debutteranno su disco solo l’anno successivo, Mick Jagger e Keith Richards vengono indicati come i collaboratori occulti del progetto. L’LP, antesignano del pub rock, è composto da pezzi r’n’b per la generazione dei boot boy, i ragazzi con i capelli a spazzola, i jeans a sigaretta e gli anfibi a punta. I brani ruspanti sono però intervallati da canzoni raffinate e da un monologo parlato, come in un musical. In ogni caso, Out of Borstal dei Fresh contende a Play It Loud degli Slade il primato di primo album di bovver rock, espressione della cultura skinhead. Eppure entrambe le operazioni risultano pianificate in modo artificioso dai due produttori, Simon Napier-Bell e Chas Chandler. Se gli Slade adotteranno, solo dal lavoro successivo, abiti e acconciature appariscenti all’insegna dell’ambiguità sessuale, i Fresh, fin dal disco di debutto, affrontano il tema dell’omosessualità senza accenti farseschi.

In quegli anni, la cultura glam e quella skinhead si intrecciano e band come Faces e Mott the Hoople riescono a intercettare i due pubblici. In effetti, proprio dalla sottocultura skinhead nasce la fazione suedehead, quella dei ragazzi, con i capelli lunghi e gli abiti eleganti, appassionati di glam. Si replica quindi la divisione, di qualche anno prima, tra soft mod e hard mod, tra mod aperti alla cultura hippie e mod refrattari al flower power. Se a fine anni ‘60 la diatriba ruota anche intorno all’impegno politico, a inizio anni ‘70, la separazione dipende solo da ragioni formali. Gli artisti glam non vogliono infatti cambiare il mondo, come gli agitatori hippie, ma desiderano esclusivamente intrattenere l’uditorio. Resta invece identica l’idiosincrasia degli skinhead, per la ricercatezza estetica, propria sia della cultura hippie che di quella glam. I boot boy, rivendicando il proprio odio anti-borghese, esaltano, volenti o nolenti, anche la mascolinità rispetto all’effeminatezza. Hippie e glam diventano quindi, agli occhi degli skinhead, uomini a metà, dall’aspetto femmineo. In questo contesto Out of Borstal, raccontando l’omosessualità come esperienza da boot boy, manda in cortocircuito l’identità virile degli skinhead. Sempre nel 1970, per la RCA Victor e sotto la produzione di Napier-Bell e Singer, i Fresh pubblicano l’LP “Today” e il 45 giri “Stoned in Saigon/Just a Note”. Rispetto all’esordio, il secondo disco è più eterogeneo ma perde in smalto. E soprattutto non riesce più a fotografare un momento storico e a rappresentare una sottocultura giovanile, al netto di artifici e paradossi.

I Fresh pubblicano nel 1970 per la Victor RCA l’LP Out of Borstal, l’LP Today e il 45 giri “Stoned in Saigon/Just a Note”. Molto probabilmente i nomi di Mick Jagger e Keith Richards vengono spesi nella campagna pubblicitaria del disco in modo truffaldino e i Rolling Stones non c’entrano nulla con il progetto.

Prima del 1970 sono pochissime le incisioni vicine alla sottocultura: il più importante è il 45 giri del 1968 dei Neat Change “I Lied to Auntie May/Sandman”.

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