Edmond Székely Bordeaux e Norma Jean Nilsson: l’utilizzo del Chamberlin agli albori della new age

Edmond Székely Bordeaux e Norma Jean Nilsson: l’utilizzo del Chamberlin agli albori della new age

Tra l’inizio degli anni ‘50 e l’inizio degli anni ‘60, due strumenti musicali anticipano l’avvento dei campionatori: il Chamberlin e il Mellotron. Nel 1951 il ricercatore americano Harry Chamberlin costruisce il Chamberlin, una tastiera i cui tasti sono associati a nastri magnetici pre-registrati di aerofoni, cordofoni e idiofoni. Già ideatore di una delle prime drum machine della storia, il Rhythmate, nel corso degli anni, Chamberlin continua a lavorare al progetto e a migliorare l’invenzione. Nel 1962, il suo agente di commercio, Bill Fransen porta due esemplari di Chamberlin in Inghilterra per trovare un’azienda produttrice delle testine necessarie alla realizzazione in serie della tastiera. Incontra così Frank, Norman e Les Bradley della Bradmatic Ltd di Birmingham: i tre fratelli si dimostrano interessati alla macchina e nel 1963 sviluppano in proprio il Mellotron, una nuova versione del Chamberlin. In accordo con Fransen ma all’insaputa di Chamberlin, i Bradley creano la compagnia Mellotronics per commercializzare il prodotto sul mercato. Nel 1965, l’inventore scopre il plagio e pretende un risarcimento: le due parti trovano, l’anno successivo, un compromesso economico e strategico. Chamberlain incassa trentamila dollari e ottiene un accordo: il Mellotron non sbarcherà in America per non intralciare il percorso del Chamberlin. Tra la fine degli anni ‘60 e l’inizio degli anni ‘70, i due strumenti vivono così uno sviluppo indipendente ognuno nella propria area geografica di competenza.

Nel 1964, in America Rod Rogers pubblica il 45 giri “I Can't Decide (If It's the Beatles, Elvis or Rick)/Unload the Shotgun” e nel 1965, in Inghilterra, la Graham Bond Organisation dà alle stampe il 45 giri “Lease on Love/My Heart's in Little Pieces”. I due singoli sono i primi lavori a giovarsi della nuova invenzione: Rodd Keith, sotto pseudonimo, suona il Chamberlin e Graham Bond, da leader della band, suona il Mellotron. Le eccentriche poesie sonorizzate da Keith cadono nel dimenticatoio, mentre i brani cantati da Bond fanno scuola. In effetti lo strumento riscuote più successo in Inghilterra nella versione dei fratelli Bradley: nel 1966 il Mellotron viene utilizzato dai Beatles e presto diventa un elemento importante della psichedelia britannica. ll tester della Mellotronics Mike Pinder introduce la tastiera nell’armamentario della sua band, i Moody Blues, e dà vita ai primi dischi rock incentrati sul suono del nuovo strumento. È Brian Jones però a ottenere dal Mellotron le atmosfere più magiche nel periodo psichedelico dei Rolling Stones. Negli anni successivi, il campionatore ante litteram viene adottato in maniera intensiva nel prog e nel glam e in modo più marginale nell’hard-rock: King Crimson e Matching Mole, David Bowie e Elton John ma anche Led Zeppelin e Black Sabbath optano per il Mellotron. A fronte delle sue peculiarità sonore, non scompare all’avvento dei sintetizzatori: se i Pink Floyd lo accantonano per l’EMS VCS3 nel 1971, i Roxy Music usano entrambe le tastiere tra il 1972 e il 1973.

All’epoca della pubblicazione dei primi 45 giri per Chamberlin e Mellotron, presso La Academia de Filosofia di Rancho La Puerta in Mexico viene utilizzata la versione americana dello strumento per realizzare uno strano progetto. Tra il 1965 e il 1966, il filologo e psicologo Edmond Székely Bordeaux e la pianista e attrice Norma Jean Nilsson danno alle stampe, in regime di autoproduzione, una serie di album sperimentali per Chamberlin. I due ricercatori creano stravaganti tracce strumentali, cercando di riprodurre la musica di culture antiche, soprattutto precolombiane, grazie alla varietà dei registri della tastiera. L’obiettivo dell’operazione sembra più l’evocazione emotiva che la ricostruzione filologica. D’altra parte il curriculum di Bordeaux non è privo di scivoloni. Di origine ungherese ma trasferitosi a Parigi, lo studioso crea nel 1928 la Società Biogenetica Internazionale e pubblica nel 1936 il libro Cosmo, uomo e società: una sintesi paneubiotica. A seguito di questa esperienza, frequenta il mondo accademico parigino e compie numerosi viaggi intercontinentali. Nel 1940 si stabilisce nei pressi di Tecate, Baja California, in Messico, per dare vita al centro studi Rancho La Puerta. E nel 1960 viene raggiunto dall’artista americana Nilsson, ex bambina prodigio del mondo dello spettacolo. Bordeaux sostiene di aver tradotto la sua opera principale, Il vangelo esseno della pace, da un manoscritto conservato in Vaticano ma l’affermazione si rivela infondata e il testo viene considerato un falso.

Edmond S. Bordeaux Norma Jean Nilsson pubblicano, in regime di autoproduzione, Symphony of Ancient Mexico/Sinfonia del Mexico Antiguo, Indian Melodies ‎e Journey Through a Thousand Meditations nel 1965 e Medieval and Renaissance Rhythms ‎e The Art of Asha of Zarathustra/Journey to the Cosmic Ocean nel 1966. Questi sono i titoli emersi al momento ma l’elenco potrebbe essere più lungo.

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