Joan Brooks: il pop come dramma
L’adolescente non vedente Joan Brooks nel 1970, per l’etichetta Band 'n Vocal Mobile Recording Service di Orange, California, pubblica l’LP The Long and Winding Road. Il disco è costituito da una serie di riletture di capolavori pop di autori del calibro di Paul McCartney, Paul Simon e Burt Bacharach, con l’aggiunta finale di tre brani della tradizione americana. Joan Brooks, alla voce, all’organo e al piano, è accompagnata dal cantante Jack Long solo nella sezione più legata alle radici, a conclusione del lato B. Nelle ultime tre canzoni, in realtà, è Long a svolgere il ruolo di protagonista, in qualità di cantante e chitarrista, con la Brooks relegata alle tastiere e al controcanto. La parte più significativa dell’opera è però la precedente. Nel resto dei pezzi, si mischia al dramma individuale della ragazza, la malinconia di un’intera epoca, turbata dalla fine del sogno hippie e dal tramonto dell’epopea beatlesiana. La cantante riesce infatti a imprimere un tono drammatico ai brani, enfatizzando o stravolgendo la connotazione emotiva degli originali. A livello strettamente musicale, l’impianto pop delle canzoni viene invece contaminato, dalla cadenza del country e dall’impiego della drum machine. Nel 1972, per l’etichetta Vanda di Los Angeles, a nome Joni Brooks, esce l’unico 45 giri dell’artista: “Sing Us Another Song/Ask For Me Tomorrow”. Il singolo, realizzato con due brani composti per l’occasione dall’autore Jack Goga, rappresenta un fallito tentativo di normalizzazione, con cori e orchestra. Da quel momento la cantante esce dalle scene.
Joan Brooks pubblica nel 1970 per la Band 'n Vocal Mobile Recording Service l’LP The Long and Winding Road. A nome Joni Brooks pubblica nel 1972 per la Vanda il 45 giri “Sing Us Another Song/Ask For Me Tomorrow”.
