La fede incrollabile di Blind WIllie Johnson

La fede incrollabile di Blind WIllie Johnson

Nella storia del blues c'è chi vende l'anima al diavolo e chi la regala a Dio. Blind Willie Johnson appartiene alla seconda schiera. Prima perde la mamma, poi la matrigna gli tira un catino di acido sugli occhi e lo acceca. Incide qualche decina di brani ma viene presto scaricato dalla casa discografica. Quando la sua carriera musicale declina, si ritira nella sua abitazione, frutto degli unici guadagni. L'edificio però prende fuoco: arrivano i pompieri e spegnendo l'incendio, inzuppano tutto compreso il proprietario. Blind Willie rimane a vivere nelle rovine e a causa del freddo e dell'umido si prende la polmonite. Gli ospedali si rifiutano di curare un nero, per giunta cieco. Muore. Ma crede in Dio fino all'ultimo respiro. Il blues non è quindi solo il genere del diavolo, suonato da chi con il demonio ha stretto un patto, come Robert Johnson. Il blues è uno strano connubio tra voodoo e ricerca del divino, un'ambigua miscela di anelito al bene e attrazione per il male. 

Buona la prima per Neil Young

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La coda latina di Can't You Hear Me Knockin'

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