La nascita di Arpanet e l’ideazione di Lifeouse

La nascita di Arpanet e l’ideazione di Lifeouse

A tre mesi dallo sbarco sulla Luna compiuto dall’equipaggio dell’Apollo 11, il governo degli U.S.A. ottiene, senza alcun clamore, un successo non meno importante in ambito informatico: la prima trasmissione di pacchetti di dati tra due computer Interface Message Processors. Il 29 ottobre 1969 lo studente Charles Kline invia un messaggio da un computer dell'Università della California di Los Angeles a un computer dello Stanford Research Institute di Menlo Park controllato dal ricercatore Bill Duvall. Sotto la supervisione del professor Leonard Kleinrock, Kline cerca di digitare la parola "login" ma a causa dell’arresto improvviso della macchina di Duvall, riesce a trasmettere solo la sillaba "lo". Il termine monco è però sufficiente per considerare riuscito l’esperimento e passare alla storia. A un’ora dall’intoppo, la comunicazione viene ripristinata correttamente, il 21 novembre i due calcolatori elettronici vengono connessi tra loro in maniera stabile e il 5 dicembre vengono aggiunti alla rete virtuale un computer dell’Università della California di Santa Barbara e un computer dell’Università dello Utah. Nasce così Arpanet, Advanced Research Projects Agency Network, il misconosciuto predecessore di Internet.

Pur non vantando scopi strettamente militari, il progetto Arpanet viene sviluppato nell’ambito dell’Arpa, Advanced Research Projects Agency, un’agenzia governativa alle dipendenze del Dipartimento della Difesa fondata nel 1958 per volere del Presidente degli Stati Uniti Dwight D. Eisenhower. L’attività dell’Arpa, ribattezzata Darpa nel 1972, muove i primi passi per incrementare la competitività statunitense nel settore della ricerca tecnologica grazie alla rapida trasmissione dei dati scientifici da un ateneo all’altro. Nel contesto generale della guerra fredda, il progetto americano non è quindi pensato per sventare possibili attacchi nucleari dell’U.R.S.S ma per recuperare terreno nella corsa aerospaziale, a seguito della vittoriosa missione sovietica dello Sputnik. Solo con il trascorrere del tempo si comprende la portata epocale di Arpanet e si pianificano obiettivi via via più ambiziosi. Il vero salto in avanti si compie qualche anno più tardi. Se nel 1969 Stephen Crocker stabilisce le regole di comunicazione del Request for Comments e rende possibili i primi esperimenti, nel 1973 Vinton Cerf e Bob Kahn creano il protocollo trasmissione TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet Protocol) e gettano le basi di Internet.

A distanza di un anno dalla creazione di Arpanet, il chitarrista degli Who, Pete Townshend, inizia a tratteggiare le bozze di Lifehouse, una storia di fantascienza distopica in cui i superstiti di un cataclisma sono allo stesso tempo isolati e connessi, in una condizione analoga ai futuri utenti di Internet. Per superare il disastro ecologico, i governi di tutto il mondo si sono alleati e hanno indotto le persone a vivere in specie di “bozzoli” collegati a una sorta di “griglia”. Questo letargo forzato è reso possibile da un capillare sistema computerizzato di intrattenimento e controllo che può essere sovvertito solo grazie a una vietata forma espressiva del passato: il rock’n’roll. E allora alcuni ribelli non accettano di assoggettarsi e decidono di organizzare un concerto. L’obiettivo è quello di risvegliare le coscienze dei propri simili e raggiungere il supremo grado di consapevolezza grazie alla nota perfetta, un suono in armonia con il creato e somma delle sensibilità di ognuno. Ispirato nella stesura dell’opera al filosofo Inayat Khan e al guru Meher Baba, Townshend, per ragioni di fattibilità, si trova a dover ridimensionare il pretenzioso progetto nel più canonico Who’s Next del 1971 ma dimostra una stupefacente preveggenza.


L’Arpa, Advanced Research Projects Agency, e l’Arpanet, Advanced Research Projects Agency Network, hanno preso avvio rispettivamente nel 1958 e nel 1969. Arpanet è nata nel 1969 grazie all’apporto teorico e pratico di Leonard Kleinrock, Joseph Licklider, Ivan Sutherland, Robert Taylor, Paul Baran, Stephen Crocker, Donald Davies, Wes Clark, Vinton Cerf, Bob Kahn, Lawrence Roberts, Alex McKenzie, Frank Heart e Jon Postel. Gli Who pubblicano Who’s Next nel 1971.

Savona attraverso la lente deformante di M.C. Escher

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