Il volo Turkish Airlines 981: il complotto ordito da Brian Eno

Il volo Turkish Airlines 981: il complotto ordito da Brian Eno

Il 3 marzo 1974, un velivolo McDonnell Douglas DC-10 del volo Turkish Airline 981 si schianta in un bosco nei pressi di Ermenonville, in Francia. Il più grave incidente aereo della storia, fino a quel momento, provoca la morte di trecentoquarantasei persone tra passeggeri ed equipaggio. L’aereo partito dall’aeroporto di Instanbul-Atatürk giunge all’aeroporto di Parigi-Orly per lo scalo previsto. Solitamente la seconda tratta della rotta, Parigi-Londra, è poco frequentata ma, quel giorno, il volo Turkish Airline 981 è quasi al completo a causa di uno sciopero della British European Airways. Proprio dopo il decollo alla volta dell’aeroporto di Londra-Heathrow, il McDonnell Douglas DC-10 precipita nella campagna francese. La maggior parte delle vittime è britannica ma si contano anche decine di morti turchi e giapponesi, statunitensi e francesi. In realtà, a causa del fragoroso impatto, vengono rinvenuti solo quaranta cadaveri identificabili. L’incidente è causato principalmente da un difetto di progettazione del portellone dei bagagli. E in secondo luogo da una cattiva gestione del sistema di chiusura da parte del personale. Il cedimento dello sportello determina prima la depressurizzazione e poi l’ingovernabilità del velivolo. Per la gravità dell’incidente si apre immediatamente una commissione d’inchiesta. E presto la pista del terrorismo internazionale inizia a farsi strada. Se la presenza a bordo del sindacalista Jim Conway e del militare Kenneth Doran non giustificano la carneficina, l’ipotesi di un piano criminale più elaborato si rivela senza fondamento.

Il disco del 1974 di Brian Eno, Taking Tiger Mountain (By Strategy), si apre con una canzone ispirata, a livello testuale, all’incidente aereo di pochi mesi prima. Nei versi surreali di "Burning Airlines Give You So Much More" l’esplosione del velivolo viene associata a un’azione di spionaggio. La protagonista del racconto, la non meglio identificata Regina, si muove infatti tra occidente e levante per portare a termine fumose missioni d’intelligence. Il complottismo, tema ricorrente della letteratura postmoderna, è un filo conduttore dell’intero lavoro. Ed Eno sembra voler giocare, sul piano poetico, con il vaneggiamento cospirazionista e l’immaginario spionistico. Taking Tiger Mountain (By Strategy), per il resto, è un’opera caratterizzata dal contrasto tra modernità e antichità. Come una sorta di obiettivo programmatico, il titolo allude alla possibilità di rendere innocua una belva feroce, simbolo delle paure ancestrali, attuando un piano studiato a tavolino, emblema del tatticismo contemporaneo. E la cattura di una tigre attraverso una strategia è un’immagine perfetta per spiegare la filosofia dell’album, in bilico tra tradizione e innovazione. Ma Taking Tiger Mountain (By Strategy) propone almeno un'altra dicotomia, quella tra razionalità e irrazionalità. In questo senso, la tigre incarnerebbe l'inconscio, come somma delle pulsioni scomposte, mentre la strategia rappresenterebbe la ragione, come insieme dei processi logici. L’agente segreto è una figura doppia, sotto questo punto di vista: adotta tattiche razionali in proprio ma evoca deliri complottisti negli altri.

Taking Tiger Mountain (By Strategy) ha il pregio di riuscire a incanalare in ambito artistico le fantasticherie dietrologiche, sottraendole al dibattito civile. E in effetti la tragedia del volo Turkish Airline 981 ha una spiegazione semplice e razionale. Il McDonnell Douglas DC-10 diventa operativo nel 1970 come risposta al Boeing 747. Fin da quell’anno, l’azienda produttrice è a conoscenza del difetto di progettazione del portellone grazie a un test a terra. Il problema tecnico viene segnalato una seconda volta nel 1972, a pochi mesi dal primo guasto in volo. L’azienda produttrice propone una modifica del sistema di chiusura ma non la rende obbligatoria. E così il 12 giugno 1972 sui cieli di Windsor in Canada, si verifica il primo incidente a un McDonnell Douglas DC-10. Durante il volo American Airlines 96, i piloti riescono a salvare la situazione grazie ad un atterraggio d’emergenza sulla pista di Detroit. A seguito dell’incidente, l’ingegnere Dan Applegate redige una nota illuminante sull’accaduto. La National Transportation Safety Board propone invece una serie di modifiche tecniche ma la Federal Aviation Administration ne approva solo una parte. In particolare, il velivolo del volo Turkish Airline 981 viene sottoposto a una correzione parziale dell’errore di fabbricazione. Il giorno dell’incidente, si occupa della chiusura dello sportello l’addetto ai bagagli Mohammed Mahmoudi, persona non in grado di leggere le informazioni scritte in inglese e turco. Solo dopo il disastro di Ermenonville viene progettato un tipo di portellone differente per i McDonnell Douglas DC-10.

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