Songs of the Humpback Whale: Roger Payne e il canto delle balene

Songs of the Humpback Whale: Roger Payne e il canto delle balene

Il biologo statunitense Roger Payne, originario di New York, e laureato alla Harvard University e alla Cornell University, nel 1966 diventa professore alla Rockefeller University e ricercatore all’Institute for Research in Animal Behavior. In un primo tempo, Payne studia l’ecolocalizzazione di pipistrelli, gufi e falene per poi dedicarsi, insieme ai colleghi Scott McVay e Katharine Boynton, ai canti dei cetacei. Per questa ragione, nel 1967, incontra l’ingegnere della marina americana Frank Watlington, di base alla Columbia University Geophysical Field Station di St. David alle Bermuda. Watlington conserva registrazioni subacquee effettuate con gli idrofoni nel corso degli anni ‘50, allo scopo di individuare sommergibili russi. E proprio sui nastri d’archivio dell’ingegnere, resta impresso un corposo canzoniere di gruppi di maschi di megattere. Le vere e proprie canzoni, dalla lunghezza variabile, sono composte da suoni ripetuti secondo schemi ritmici. Di volta in volta, il repertorio mantiene caratteristiche comuni ma subisce significative variazioni. A prescindere dalla finalità comunicativa, il linguaggio delle balene si configura, perciò, come un canto affine a quello delle tradizioni popolari. Dall’entusiasmo per la scoperta, nasce l’idea di un disco in grado di testimoniare, a un largo pubblico, i versi emessi dai grandi mammiferi marini. Nel 1970, per la CRM Records e con la produzione di Payne, esce quindi l’LP Songs of Humpback Whale. Il lavoro, frutto di incisioni approntate da Watlington in solitaria e da Payne e Boynton in coppia, riscuote un certo successo.

Payne intende utilizzare la documentazione sonora per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla salvaguardia della specie in estinzione. Invia così i nastri a Beatles, Joan Baez e Bob Dylan nella speranza che vengano inclusi nei loro dischi successivi. E, con lo stesso obiettivo, sottopone le registrazioni a Mary Hopkin e Judy Collins. È proprio la cantante Judy Collins a raccogliere la sfida per prima, inglobando uno scampolo del lavoro realizzato dagli scienziati nella canzoneFarewell to Tarwathie” del 1970. Nello stesso anno, il folksinger Pete Seeger, ispirato dall’iniziativa di Payne, scrive il brano "Song of the World's Last Whale" ma non arriva alla pubblicazione. Sempre nel 1970, il compositore Alan Hovhaness debutta con il poema sinfonico And God Created Great Whales. In questo caso, i nastri di Songs of Humpback Whale vengono incorporati nell’opera in maniera diffusa. In realtà, i versi dei cetacei ricordano da vicino il suono dei fiati nel free jazz. E Songs of Humpback Whale può tranquillamente essere accostato a certe opere dello stesso periodo di Roland Kirk o di Basil Kirchin, i due musicisti sperimentali più sensibili alla fonazione animale. Intanto, Payne e McVay continuano a studiare e nel 1971 pubblicano le loro ricerche in un articolo dallo stesso titolo del disco: “Songs of Humpback Whale”. Nello stesso anno, a Gloucester, in Massachusetts, Payne fonda l’associazione per la tutela delle balene, il Long Term Research Institute. E nel 1972, si ottengono i primi risultati: la Conferenza delle Nazioni Unite discute una moratoria di dieci anni sulla caccia alle balene e i cetacei iniziano ad essere tutelati dal Marine Mammal Protection Act.

L’LP Songs of Humpback Whale viene pubblicato nel 1970 per la CRM Records, a cura di Roger Payne.

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