Don Bradshaw-Leather: un hippie tra classica e occultismo
Don Bradshaw-Leather pubblica il doppio LP Distance Between Us per la Distance nel 1972. In realtà, il nome dell’etichetta cela un’oscura autoproduzione e quello dell’artista nasconde una misteriosa identità. Talvolta, Don Bradshaw-Leather viene considerato un estemporaneo pseudonimo di Robert John Godfrey e Distance Between Us viene associato all’album omonimo di Adrian Wagner. Ma nessuna delle due ipotesi risulta verosimile. In realtà, Donald Bradshaw è un musicista, dalla formazione classica, proveniente da una famiglia ebrea dell’Essex. Grazie ad alcuni demo, riesce ad ottenere dalla CBS Records un anticipo per registrare un disco in uno studio del Sussex. Ma ascoltato il materiale inciso, la casa discografica si ritira dal progetto e costringe l’artista all’autoproduzione. Bradshaw, inseritosi nella scena della controcultura londinese, vende così le copie della sua opera direttamente ai negozi di dischi. In Distance Between Us piano, organo e Mellotron sono i protagonisti della scena. Le tastiere sono spesso sorrette da percussioni tribali e talvolta accompagnate da vocalizzi femminili. Il tutto è condito da una buona dose di effetti spettrali. Purtroppo, però, si ignorano i contributi dei collaboratori, il nome della cantante e il ruolo del protagonista. La musica, largamente strumentale, si muove tra estetica gotica e ricerca sperimentale. E il doppio album, pur essendo privo dell’elemento testuale, sembra legato al mondo dell’occultismo. In qualche modo, Distance Between Us è allo stesso tempo un’opera classica e una sonorizzazione mancata.
Don Bradshaw-Leather pubblica il doppio LP Distance Between Us per l’etichetta Distance nel 1972. Sulla copertina il nome risulta Bradsham-Leather ma si tratta di un banale errore o di una stramberia grafica.
