Tutankhamun’s Egypt: Delia Derbyshire e la maledizione della tromba di Tutankhamon

Tutankhamun’s Egypt: Delia Derbyshire e la maledizione della tromba di Tutankhamon

L’archeologo Howard Carter, attivo dal 1917 nella Valle dei Re in Egitto, grazie all’aiuto finanziario e logistico di George Herbert conte di Carnarvon, nel corso degli anni, riesce a surclassare il collega Theodore Davis. E così, nel 1922, il ricercatore e la sua squadra individuano il sito giusto ed effettuano una delle scoperte più importanti della storia dell’archeologia: la tomba di Tutankhamon. In quel momento il sepolcro del faraone bambino, regnante dal 1333 al 1323 a. C., è sostanzialmente intatto da 3000 anni. Nel periodo successivo al rinvenimento del tesoro, Carter porta in salvo, tra migliaia di oggetti preziosi, due trombe: una d’argento e l’altra di bronzo. Intanto, con la scoperta archeologica, si diffonde la fortunata leggenda della “maledizione di Tutankhamon”. Secondo l’infondata teoria chi varca la soglia della tomba metterebbe a rischio la propria vita. Ma in realtà, solo George Herbert muore nel 1923 per un’infezione, mentre tutto il resto della squadra rimane in vita e in salute per anni. Proprio alla morte di Carter nel 1939, il presentatore Rex Keating conduce un programma radio della BBC in diretta dal Museo egizio de Il Cairo per celebrare l’impresa. In quell’occasione James Tappern, un trombettista della fanfara del reggimento Prince Albert's Own 11th Royal Hussars dell’esercito inglese, suona la tromba d’argento ritrovata nel sepolcro. L’esecuzione raggiunge in diretta milioni di ascoltatori in tutto il mondo ma non viene stampata su disco e distribuita sul mercato. Si realizza soltanto un acetato a 78 giri come souvenir personale del trombettista.

Intorno allo strumento nasce una variante della leggenda della “maledizione di Tutankhamon”. In una prova generale, alla presenza del re d’Egitto Farouk, la tromba si rompe e necessita di una riparazione. Durante la diretta radio un black out energetico lascia il museo nell’oscurità e costringe Tappern a suonare al buio. Infine lo strumento viene impugnato nel 1939, a meno di sei mesi dalla seconda guerra mondiale, e nuovamente nel 1967, poco prima della guerra dei sei giorni: per questa ragione si fa strada la teoria che il suono della tromba abbia poteri maligni e annunci eventi bellici. Quando, a inizio anni ‘70, Cyril Aldred e Paul Jordan realizzano i dodici documentari della seria Tutankhamun's Egypt, la tromba del faraone torna alla ribalta. La compositrice inglese Delia Derbyshire, incaricata di occuparsi della colonna sonora, scova infatti, negli archivi della BBC di Londra, l’incisione di Tappern e decide di riutilizzarla per la sigla dei titoli di testa. Accosta così il campione del suono della tromba del faraone all’incisione di un tamburo e di un flauto tribali e inserisce il collage sonoro in un contesto elettronico. il brano “Tutankhamun's Egypt” viene pubblicato dalla BBC Records nel 1971 sull’antologia collettiva The Music of Africa. La serie viene trasmessa nel corso del 1972 e la Derbyshire è tenuta a comporre e incidere, in corso d’opera, le musiche incidentali di ogni episodio. Ma il cambiamento dell’ordine delle puntate e la pressione sui tempi di consegna da parte dei committenti contribuiscono a farle maturare la decisione di abbandonare la BBC nel 1973.

La BBC Records pubblica l’antologia The Music of Africa nel 1971, con il brano “The Title Music of the TV Series ‘Tutankhamun's Egypt’” di Delia Derbyshire.

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