Captain Beefheart: tra il desiderio di soldi e la salvaguardia delle balene

Captain Beefheart: tra il desiderio di soldi e la salvaguardia delle balene

Nella prima metà degli anni ‘70, Captain Beefheart desidera affermarsi in prima persona ma anche sdebitarsi con i suoi musicisti. La Magic Band ha, infatti, seguito fedelmente il cantante in una serie di progetti sempre più astrusi, premiati dalla critica ma bocciati dal pubblico. Dopo l’uscita di Lick My Decals Off, Baby, lo scontento e la frustrazione dei collaboratori sono ormai palpabili e rischiano di compromettere la tenuta della band. E così Beefheart imprime una svolta commerciale alla sua produzione: addolcisce la sua proposta in The Spotlight Kid e Clear Spot per poi snaturarla in Unconditionally Guaranteed e Bluejeans & Moonbeams. Nonostante gli sforzi e i compromessi, non riesce, però, a ottenere il successo sperato. A seguito della realizzazione di Unconditionally Guaranteed, i musicisti lasciano il cantante per formare i Mallard, mentre Beefheart viene accompagnato da una nuova formazione. Ma la ripartenza è ancora più deludente: il gruppo di supporto viene ribattezzato dalla stampa Tragic Band e Bluejeans & Moombeams rappresenta la fine della prima parte di carriera dell’artista. In sostanza, tra il 1972 e il 1974, Beefheart è tanto motivato a ottenere un grande riscontro quanto incapace a realizzare un prodotto convincente. In questo senso, la foto di copertina di Unconditionally Guaranteed sembra doppiamente ironica. Nell’immagine, Don Van Vliet stringe tra le mani due mazzi di banconote. E il desiderio di denaro da parte del musicista sperimentale sembra tanto sorprendente quanto inappagabile.

Secondo alcune dichiarazioni rilasciate all’epoca, la brama di ricchezza di Beefheart avrebbe una ragione più nobile. Nel 1974, il cantante sostiene infatti di voler guadagnare molti soldi per aiutare la causa della salvaguardia delle balene. L’interesse per i cetacei risale, in realtà, a qualche anno prima. Già nel 1969, Beefheart preannuncia la pubblicazione di un album con i versi dei mammiferi marini per la Bizarre Records. Il progetto, però, svanisce nel nulla. L’anno successivo, il biologo Roger Payne dà alle stampe per la CRM Records, Songs of the Humpback Whale. Grazie al disco con il canto delle megattere, il biologo inizia a sensibilizzare l’opinione pubblica sul genocidio in corso. Presto Beefheart si procura il lavoro di Payne e ne discute nelle interviste. E nel 1970, dedica Lick My Decals Off, Baby ad amici e parenti ma anche alle balene. In quel periodo, l’artista osserva i mammiferi marini dalla sua casa vicino a Trinidad e distribuisce volantini a loro difesa ai propri concerti. Sui giornali, poi, sottoscrive la moratoria sulla caccia e sposa le battaglie degli attivisti. In particolare appoggia l’operato dell’associazione Project Jonah. Colpito dall’intelligenza dei cetacei, Beefheart paragona, a più riprese, il loro canto alla sua musica. E arriva a comporre un brano rimasto inedito, “Spitball Scalped a Baby”, ispirandosi al verso delle balene. Si rifiuta però di effettuare nuove registrazioni subacquee per non trasformare gli animali in fenomeni da baraccone. E finisce, invece, per svilire le proprie doti senza riuscire a raccogliere fondi per la causa.

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