Il supplemento all'Enciclopedia di Jacques Carelman

Il supplemento all'Enciclopedia di Jacques Carelman

L'artista francese Jacques Carelman con il Petit supplément à «Encyclopédie» de Diderot et D'Alembert, si immagina di tornare indietro nel tempo, all'epoca dei lumi, e realizzare un piccolo compendio delle scoperte e delle invenzioni successive alla pubblicazione della versione originale dell'Enciclopedia. Un'operazione geniale e straniante. Partendo dalla realtà fisica del 1971 si proietta magicamente negli anni della rivoluzione francese e, con la grafica standard dei dizionari e per l'appunto delle enciclopedie,  illustra il '900: pompe di benzina e automobili, moquette e costumi da carnevale, metropolitane e cinema. Se con il Supplemento al dizionario italiano Bruno Munari aveva tentato di sommare i gesti al lessico, Jacques Carelman compie un vero e proprio viaggio temporale. Con questo espediente, in realtà, più che spiegare, in modo immaginario, agli avi la propria contemporaneità, dimostra, in maniera concreta, ai suoi coevi il modus operandi degli enciclopedisti illuministi. L'operazione si riesce a collocare solo nell'ambito della patafisica, la scienza delle soluzioni immaginarie teorizzata da Alfred Jarry. Jacques Carelman è infatti artista e grafico aderente al Collège de 'Pataphysique e si muove in estrema sintonia con le gesta e le opinioni del dottor Faustroll.

 

 

 

Il titolo completo della paradossale opera di Jacques Carelman pubblicata da Balland a Parigi nel 1971 è "Petit supplément à l'«Encyclopédie» de Diderot et d'Alembert, recueil de planches sur quelques sciences, métiers et arts mécaniques du xxe siècle, avec leur explication. In questo sottotitolo chilometrico risiede tutta la dovizia maniacale di Carelman, che cura una stramberia editoriale assoluta come fosse un'imprescindibile pubblicazione accademica. 

Farfa canta i tubi

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Dio come designer secondo Bruno Munari

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