Jet di Paul McCartney: tre interpretazioni possibili

Jet di Paul McCartney: tre interpretazioni possibili

"Jet" è l'unica canzone di Band on the Run incisa interamente a Londra e il primo singolo estratto dall'album. Il progetto infatti è stato registrato in gran parte a Lagos, in Nigeria e "Helen Wheels", pubblicata su 45 giri prima dell'uscita dell'LP, non è inclusa nella versione inglese del disco. Nel 1973, Paul McCartney è ad un punto di svolta: vuole sfuggire dalla consuetudine londinese e registrare in un posto esotico ma si trova a dover affrontare, prima della partenza per l'Africa, la defezione del chitarrista Henry McCullough e del batterista Denny Seiwell. Arrivato in Nigeria con la compagna Linda, il fedele Denny Laine e il tecnico di studio Geoff Emerick, McCartney è presto accusato dal musicista Fela Kuti di "colonialismo culturale", ovvero di voler sfruttare i musicisti indigeni per propri interessi. 

Macca incide "Picasso's Last Words (Drink to Me)", agli ARC Studios di Lagos, studi di registrazione dell'ex batterista dei Cream Ginger Baker, e quasi tutte le altre canzoni del futuro disco dei Wings, presso gli EMI Studios locali. Tornato a Londra per terminare i lavori agli AIR Studios, effettua le sovraincisioni, rifinisce la produzione e realizza dall'inizio alla fine il pezzo "Jet". Nella canzone in questione, McCartney oltre a curarsi del canto, si occupa di basso, chitarra e batteria. Linda e Denny Laine si fanno carico, invece, delle seconde voci e rispettivamente di Moog e chitarra. In aggiunta all'arrangiamento di archi curato da Tony Visconti, già produttore di David BowieHowie Casey, membro dei Derry and the Seniors band di Liverpool all'epoca degli esordi beatlesiani al Cavern, suona il saxofono.

"Jet", brano di punta del disco insieme a "Bluebird" e "Band on the Run", è un pezzo power pop, veloce senza essere spigoloso, in pieno stile Wings. Secondo le prime testimonianze dell'autore, il testo sarebbe ispirato a Jet, cucciolo di Labrador dei coniugi McCartney. Se nel White Album è comparsa la prima canzone di Macca dedicata ad un suo cane, "Martha My Dear", in questo caso l'interpretazione è meno chiara. Innanzi tutto, nel corso degli anni, McCartney ha rettificato il riferimento iniziale e ha parlato esplicitamente di un pony, con lo stesso nome e in suo possesso all'epoca, al quale sarebbe dedicata la composizione. L'ultima strofa parla di un surreale viaggio in cielo in compagnia di Jet, che ben si concilia con l'identificazione del soggetto con un animale, a prescindere dalla razza specifica. 

Nell'improbabile volo alla "Lucy in the Sky With Diamonds", McCartney descrive l'ipotetico amico a quattro zampe con mille lacci nel pelo e lo invita a salirle sulle sue spalle. A voler trovare un contenuto razionale in un contesto evidentemente non-sense, tenendo conto del pelo corto dei Labrador e della stazza dei cavallini, la prima immagine rimanderebbe più facilmente ad un pony e la seconda sarebbe più facilmente accostabile ad un cane. Ma è la prima parte del testo ad essere totalmente lontana dall'interpretazione di Jet come un animale domestico o da cortile. Solo un verso della prima strofa, in cui si sostiene che la Luna sia l'unico posto solitario, in qualche modo anticipa l'immaginifico epilogo del brano. Il resto delle liriche sembra più coerentemente associabile ad un essere umano.

Inizialmente McCartney canta della reazione stupefatta delle persone all'annuncio di matrimonio da parte di Jet. Poi, ancora più cripticamente, parla del padre di Jet come di un "sergente maggiore", che con severità rimprovera il figlio di non essere abbastanza adulto. Chiosa, infine, in modo sempre più ermetico, definendo il "sergente maggiore" una "suffragetta". C'è chi ha voluto vedere in queste prime due strofe del brano, un'allusione a John Lennon e Yoko Ono: le nozze del compagno di band con l'artista fluxus hanno infatti meravigliato e scandalizzato l'opinione pubblica. Lennon sarebbe poi ritratto, secondo lo stereotipo del tempo, come vittima della durezza militaresca della Ono, attivista femminista. Per alcuni fan invece si farebbe riferimento ad un altro sodale di Lennon: il David Bowie di "Space Oddity" e "Suffragette City". 

Leggendo con attenzione il testo pare comunque impossibile attribuire a Jet una natura animale, equina o canina. Ma non è così scontato che il legame in questione sia il matrimonio di John e Yoko, in completo bianco a Gibilterra, o l'amicizia di Lennon con Bowie. La canzone di Band on the Run potrebbe essere un omaggio a Jet Harris, il bassista degli Shadows. McCartney ha più volte raccontato quanto sia stato importante il suo esempio per la scelta dello strumento. Inoltre, nel 1961, durante uno spettacolo di Cliff Richard e la sua band al Cavern Club, il bassista cade dal palco, ubriaco e McCartney, durante i successivi concerti dei Beatles nel locale, prende l'abitudine di imitare lo scivolone del collega più esperto. Intanto Bruce Welch, chitarrista degli Shadows, mette alla porta Harris, proprio per i problemi di alcol.

Harris ha iniziato a bere, secondo le ricostruzioni giornalistiche, perché Cliff Richard ha intrapreso un legame amoroso con sua moglie Carol Costa. Il breve matrimonio salta e Harris, già responsabile di comportamenti violenti nei confronti della sua ex, si distingue per azioni inopportune che nuocciono all'immagine della band: Bruce Welch, chiamato dai compagni il "sergente maggiore", si occupa perciò di liquidare il bassista. McCartney quindi potrebbe riferirsi, nel brano "Jet", all'omonimo mito giovanile, protagonista di un matrimonio discusso e cacciato dal gruppo, a fronte della sua immaturità, da un collega soprannominato "sergente maggiore", a causa della sua severità. Questa ricostruzione non ha riscontri e resta solo un'ipotesi suggestiva ma potrebbe sovrapporsi alle tesi più note. 

Solitamente le liriche di "Jet" vengono giudicate poco più di uno scherzo e semplicemente funzionali alla melodia e al ritmo del brano. Le allusioni a Lennon e Bowie, al cane o al pony, sarebbero, così, semplici immagini prive di spessore poetico, impiegate per la qualità musicale delle parole più che per il loro significato. Resta il fatto che nella stessa cucciolata del Labrador Jet, Paul e Linda abbiano chiamato altri cagnolini con nomi di personaggi del mondo della music business come Brown Megs, dirigente della Capitol. La coppia potrebbe aver scelto lo stesso nome dell'animale in omaggio al bassista degli Shadows, in quel momento lontano dalle scene. Dopo l'allontanamento della band, Harris infatti prima tenta, senza molto successo, la carriera da solista e poi si ritira a seguito di un incidente stradale. 

 

 

Il 45 giri "Jet/Let Me Roll It" viene pubblicato nel 1973 a nome Paul McCartney & Wings. Nello stesso anno la canzone compare nell'LP Band on the Run e una porzione della stessa viene inglobata in "Picasso's Last Words". 

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