Marcel Mariën dipinge anche ad aceto

Marcel Mariën dipinge anche ad aceto

Marcel Mariën è stato un surrealista belga: regista sperimentale, scrittore e collagista. Di solito viene ricordato come autore di oggetti surrealisti, soprattutto per il celebre L'introuvable, un occhiale per ciclopi composto da una montatura per una lente sola. Ma Mariën è anche firmatario di alcuni libri bellissimi, come il Trattato della pittura ad olio e aceto, un volume di aforismi surreali, come "I cannibali non hanno cimitero". Sentenze lapidarie di immagini imprevedibili. L'intelligenza di Mariën è acutissima e dissacrante. Il suo lascito misterioso e misconosciuto. La veemente carica eversiva di tutta l'opera di Mariën ha certamente alcuni tratti anticipatori del situazionismo. Ma questa caratteristica estremistica della sua persona e della sua produzione lo condanna a intrattenere con gli altri surrealisti un rapporto conflittuale e burrascoso.

 

 

 

Il Trattato della pittura ad olio e aceto di Marcel Mariën è stato pubblicato a Milano nel 1972 da M Comunicazione, specificatamente per il pubblico italiano. La traduzione è a cura di Sergio Dangelo, pittore e fondatore, insieme a Enrico Baj, del Movimento Arte Nucleare. 

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